Cucinare con le pietanza spontanee e con le erbe di campo ha rappresentato nell'immediato dopoguerra un cibo di sussistenza, complice la carenza di generi alimentari.
Oggi invece frittate e finger food con le erbe fanno tendenza e rappresentano una ghiottoneria ricercata.
Germogli di ortica, foglie e fiori di borragine, erba di san pietro o tarassaco, tante sono le coltivazioni spontanee che ben si sposano con le uova nella frittata.
Ecco il procedimento adottato dal Maestro Gualtiero Marchesi, per preparare una frittata degna di questo nome: “Rompo le uova, le sbatto, o meglio, le mescolo quel tanto che basta perché tuorlo e albume risultino amalgamati (sbattendole eccessivamente le uova si sfibrano e non gonfiano a dovere durante la cottura). Quindi salo (una presa di sale per un uovo). Infine incorporo qualche fiocchetto di burro, che renderà la frittata più morbida.
Volendo potrò aggiungere anche erbe aromatiche, le cosiddette erbe fini.
Faccio quindi sfrigolare il burro in padella, vi verso le uova e, proseguendo la cottura
su un fuoco vivace, le mescolo continuamente con una forchetta, mentre con l’altra mano, impugnando il manico, imprimo alla padella un movimento regolare in avanti
e indietro, in modo da ottenere una cottura omogenea”
(Fonte Gualtiero Marchesi, Oltre il fornello, Milano, BUR, 1986, pag. 91).
Ingredienti: 4/5 uova, 300 gr. di punte d'ortica, 1 cucchiaio di latte, 2 cucchiai di formaggio grattuggiato, 30 gr. di burro, sale e pepe qb.
Preparazione: far sbollentare per qualche minuto le foglie e i germogli di ortica così da togliere loro il potere urticante, poi scolarli, strizzarli e tagliarli a pezzetti sottili.
Far rosolare il burro al quale saranno aggiunte per insaporirsi le ortiche.
Sbattere le uova intere con latte, formaggio e regolarle di sale e pepe.
Trasferire le ortiche al burro nel composto di uova e latte, amalgamare e rimettere il composto nella padella calda e far cuocere coperto e con fuoco moderato per circa 5 minuti. Voltare la frittata e cuocere per 2/3 minuti anche sull'altro lato.
E poi servire
Risultato e/o errori: le erbe spontanee offrono tutta una serie di varianti alle preparazioni alimentari che sta alla fantasia di ognuno di noi decidere quali utilizzare.
Occhio all'uso in cucina dell'erba di san pietro o artemisia per il suo sapore particolarmente forte e amaro
Buon Appetito!!